Riserva naturale della Val Rosandra – Friuli

Val Rosandra

La Val Rosandra è uno di quei luoghi che non ti aspetti, selvaggio e disabitato, di una bellezza straordinaria eppure facile da visitare. Ci troviamo nel carso a due passi da Trieste; dal fondo del paese di Bagnoli della Rosandra inizia un sentiero che lentamente si addentra nella forra scavata dal torrente Rosandra.

La visita

Per visitare la riserva naturale si possono scegliere diversi percorsi, il più semplice corre a fondovalle e raggiunge il paese, quasi dimenticato, di Bottazzo; ma qui invece voglio parlarvi di un altro itinerario, più affascinate perché ci permette di visitare questo luogo nella sua pienezza.

Lasciati i resti dell’acquedotto romano, testimoni di un’opera di ingegneria straordinaria, si prende il versante est risalendo un ghiaione e dopo una stretta cengia ai piedi di un costone roccioso si giunge sulla sommità dalla quale possiamo ammirare il golfo di Trieste.

Si prosegue quindi attraverso un rado bosco, giù pera valle secondaria per poi risalire di nuovo fino al cippo Comici, in memoria di Emilio Comici, alpinista nato a Trieste.

Da qui possiamo vedere gran parte della valle e sull’altro versante il vecchio tracciato della ferrovia Trieste Erpelle, linea a scartamento ordinario che collegava le stazioni di Trieste Campo Marzio ed Erpelle Cosina sulla ferrovia Istriana, ora diventata pista ciclabile.

Scendiamo quindi da questo sperone roccioso e ci imbattiamo in quello che non ti aspetti: un’antica chiesetta sperduta intitolata a Santa Maria di Siaris; dopo una breve sosta riprendiamo a scendere e raggiungiamo finalmente il fondovalle.

Il nostro percorso ci porta sempre più vicini alla cascata del torrente Rosandra, che però resta più in basso rispetto al sentiero; poco più in là passiamo vicino all’ex confine con la Slovenia e sembra di stare sulla scena di un film d’altri tempi: una vecchia guardiola, una semplice sbarra, di quelle che si alzano a mano e un cartello, indicante il confine.

Proseguiamo verso il borgo di Bottazzo, formato da quattro case e un’osteria, aperta dalle 10:00 al tramonto, che vale una meritata sosta.

Torniamo quindi verso la civiltà seguendo il sentiero di fondovalle che costeggia in parte il torrente, ma con una piccola deviazione sulla sponda destra per ammirare i catini e le innumerevoli cascatelle.

Il nostro consiglio

Se vuoi visitare la Val Rosandra guarda la nostra proposta

Approfondimenti:

http://www.riservavalrosandra-glinscica.it

https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrovia_Trieste-Erpelle

http://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=63

http://www.riservavalrosandra-glinscica.it/it/vivere-la-riserva/itinerari/sentiero-ciclopedonale

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